​​La Casa sulla Roccia

Nei dintorni della Casa sulla Roccia si trovano luoghi antichi e incantati ricchi di leggende e storie che ci riportano ai tempi passati.
Non lontano dalla casa passa l'antica via Romea che portava i pellegrini dal Nord Europa fino a Roma.
Immersi nel territorio casentinese  subito troviamo l’Arno che bagna i paesi sottostanti Capolona e Subbiano e poco distante possiamo ammirare  Ponte a Buriano  un manufatto che ha conservato la poderosa struttura medievale a sette grandi arcate.

Il Casentino presenta invece alcune realtà tanto care a Dante degne di essere visitate come Poppi e il suo imponente castello dei conti Guidi, Bibbiena e il Corsalone , Stia e le sue antiche Pievi e castelli.

Il Casentino, in provincia di Arezzo,è costituita da una valle lunga 60 chilometri e larga 30, nel cuore dell’Appennino Toscano, con varie attrattive e tanti  motivi d’interesse che ne giustificano una visita o meglio, una vacanza.

Ammantato da una delle più vaste e ben conservate foreste dell’Europa occidentale è tutelato dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna , dove nasce l’Arno.

Oltre l’80 per cento del territorio Casentinese è ricoperto da boschi di altissima qualità, con abetaie che raggiungono i 40 metri d’altezza: un ambiente naturale che farà la felicità dell’amante della natura, delle passeggiate e delle escursioni, con una rete di oltre 160 sentieri numerati, e di nove“sentieri natura ” a carattere didattico.

Tra le innumerevoli possibilità, ricordiamo la facile salita al Monte Falco (1658 metri), dalla cui vetta, nelle giornate serene, si possono scorgere contemporaneamente i Mari Adriatico, il Mar Tirreno, e l’emozionante visita alle sorgenti dell’Arno, nelle cui vicinanze si trova il suggestivo sito archeologico Etrusco del “ Lago degli Idoli ”.
 
Una splendida natura fa da cornice a una miriade di paesini medievali, castelli, pievi, monasteri e abbazie, che meriterebbero di essere visitati uno a uno: lo splendido castello di Poppi, forse il meglio conservato; il castello di Porciano, con la sua torre alta 35 metri; il castello di S. Niccolò, sopra il borgo di Strada, in una spettacolare posizione; il borgo di Pratovecchio, con il poderoso castello di Romena, solo per citarne alcuni. 
 
Il borgo medievale di Poppi, dall'alto di un colle isolato, lambito dall'Arno, domina il Valdarno Casentinese.
Ricordato come Popium fin dal 1169, rimase a lungo sotto la signoria dei conti Guidi , che nel XIII secolo vi fecero costruire il castello e la cinta di mura.

L'antico castello dei conti Guidi, fu costruito su  strutture militari preesistenti. 

La turrita costruzione, coronata da merli, ha un bel cortile caratterizzato da un'ardita scala esterna e dagli stemmi di commissari e vicari fiorentini del periodo in cui il castello fu adibito a Palazzo Prefetizio, che ornano le pareti. 

All'interno, pitture di scuola toscana e umbra, una terracotta della bottega dei Della Robbia con l'Assunzione e la Biblioteca Ritiana con oltre 20.000 volumi e 600 incunaboli.

Begli affreschi trecenteschi decorano la cappella del castello di Poppi.

San Fedele: la chiesa, che si trova di fronte ai portici di via Cavour, venne eretta nella seconda metà del XII secolo.

L'interno, rielaborato in età rinascimentale, conserva opere del Poppi , di Jacopo Ligozzi , del Passignanoe una Madonna del XIII secolo attribuita al Maestro della Maddalena.

Chiesa di Certomondo: La chiesa si trova a 1 km dal paese presso Ponte a Poppi , fu eretta nel 1262 in memoria della vittoria dei Ghibellini a Montaperti .
Custodisce un'Annunciazione, dipinto su tavola di Neri di Bicci (1466).

Nel vicino piano di Campaldino, una colonna ricorda la famosa battaglia del 1289, vittoria guelfa sui ghibellini di Arezzo. 

Bibbiena, importante centro agricolo ed industriale del Casentino, concentra le sue attività produttive nella parte moderna della città, distesa in pianura, mentre il nucleo storico cinto da mura domina da un colle la vallata.

Probabile insediamento etrusco con il nome di Vipena, nel medioevo Bibbiena fu infeudata aiTarlati , passando poi sotto il controllo di Firenze.

Nel corso del XV secolo fu occupata dai Visconti e poi dai Veneziani , prima di ritornare sotto Firenze.
Da visitare le opere d'arte conservate nella Chiesa dei Santi Ippolito e Donato , luogo di culto del XII secolo, anticamente cappella del castello dei Tarlati che conserva un polittico di Bicci di Lorenzo (1435), e opere di Arcangelo di Cola eDuccio di Buoninsegna. 

Appena fuori Bibbiena, 1,5 km a nord-est, sorge il santuario di Santa Maria del Sasso , eretto alla fine del XV secolo sul luogo di una preesistente chiesa.
Nel semplice interno a croce latina vi sono ammirevoli opere di artisti Toscani.